Teodoro trovò l'acqua

È un mercoledì di fine autunno, fa freddo nonostante la latitudine e pur essendo appena a novembre. Il 21 novembre per l’esattezza, festa della Presentazione della Vergine Maria al Tempio per i cristiani. Teodoro ha quasi perso le speranze: la ricerca andava avanti da oltre un mese da quando, cioè, in un sogno aveva ricevuto un perentorio “ordine” dalla Tutta Santa.

Sorgente

Cosa aveva chiesto la Madonna e cosa aveva sognato il Vigile Urbano Teodoro D’Amici (oltre un mese prima) il giorno 17 ottobre? E’ presto detto: sognò di trovarsi sul cantiere di Jaddico dove gli operai stavano lavorando alle fondamenta della nuova chiesa e lui assisteva ai lavori quando uno schizzo di calce lo colpì in pieno viso, anzi: proprio agli occhi! Sentì un forte bruciore e temette di perdere la vista. Ed è a questo punto che gli appare la Madonna, tranquillizzandolo maternamente: “Vai da quella parte – gli diceva la Vergine indicandogli la direzione- e lì troverai l’acqua mia. Poi lavati gli occhi e tutto passerà”.

Vecchio rudere

“Cerca l’acqua mia… la troverai!” – la fonte miracolosa di Jaddico

La notte del 17 ottobre 1962 Teodoro D’Amici sogna che lavorando al rustico di Jaddico, uno schizzo di calce lo colpisce in un occhio e teme di perdere la vista e sente la voce della Madonna: “Vai da quella parte, troverai l’acqua mia, lavati gli occhi e tutto passerà”.

L’invito della Madonna si ripete ancora il 5 Novembre 1962: ” cerca l’acqua mia… la troverai!”

Solo il 21 Novembre nella melma del canale adiacente il Muro di Jaddico Teodoro vedrà quattro polle di acqua limpida che sgorgano da sotto un blocco di cemento. Farà costruire delle vasche di raccolta e con una pompa porterà l’acqua a disposizione dei pellegrini.

Il 27 Novembre 2022 la fonte è riportata allo stato originale

La Madre di Dio era stata chiara e Teodoro, suo docile servo, fin dal giorno successivo cercò l’acqua proprio come gli aveva indicato. Ma la ricerca, proseguita, nei giorni e nelle settimane successive non diede esito. Comprensibilmente Teodoro stava per scoraggiarsi.

Ma interviene ancora Lei, la Tutta Bella: nella sera del 5 Novembre – siamo nel 62 e fin da agosto la Vergine si era prodigiosamente mostrata a Teodoro e decine di testimoni avevano assistito alla illuminazione del “muro di Jaddico” – proprio nel corso di tali illuminazioni (questa, per durata, una delle più memorabili: saranno complessivamente 14 nell’arco di nove mesi, da agosto 62 al ventisette maggio del 63) Teodoro udì nitida la voce della Madonna: “Cerca l’acqua mia e la troverai”.

Era il chiaro invito a non abbandonare le ricerche.

E finalmente Teodoro trova l’acqua: essa sorgeva da un blocco di cemento con quattro piccoli zampilli. Egli, tutto felice, prese l’acqua con le mani a coppa, si lavò il viso, la testa e la bevve. E’ acqua sorgiva che, liberata da detriti, sassi e canne, proprio in quella zona paludosa appare ora limpida.

Teodoro si mette in ginocchio, ringrazia la Madonna.

Da quel giorno molti fedeli raggiungono Jaddico per prendere l’acqua e portarla agli ammalati. Tanti ricevono grazie per intercessione di Maria.

Come detto era il 21 Novembre 1962. Ancora una volta la Madonna aveva chiesto ed ancora una volta lui, Teodoro, docilmente le aveva ubbidito.

autore dal web: il bene vincerà: cosimo de Matteis